sabato 21 febbraio 2015

Il prezzo del capolavoro è il distorcimento della realtà

About Hannibal - Mizumono


Cosa cercate, da spettatori, nella chiusura di uno show? Bryan Fuller l'aveva preannunciato, doveva essere un finale vero e proprio ma non lo sarà, convinti che comunque si aprirà una "nuova" serie dopo questa stagione, nulla sarà più come prima.





Il momento cosi tanto atteso della lotta fra Hannibal e Jack, preannunciato ad inizio stagione...è arrivato.
Hannibal si rivela ai nostri personaggi, anche a coloro che fino all'ultimo sono stati ciechi. Senza enfasi o il classico clichè ("sono io lo Squartatore di..."), ma così come doveva apparire la figura di Hannibal, tramite lo scontro fisico.
Si cerca sempre il finale perfetto, la soddisfazione senza sbavature.
Mizumono è il classico episodio che suscita contrastanti reazioni di scontento ed entusiasmo.
Le sbavature, i tempi troppo dilatati e le incongruenze ci sono, con un finale compiuto ma con tanti punti interrogativi.
Ho vissuto l'esperienza di un finale così intenso da trascurare per un momento il reale, ed è proprio ciò che distingue Hannibal da molte altre serie. Il punto focale di questa ultima puntata.
Ci sono incoerenze in questo ultimo episodio, è innegabile, mi ha dato l'impressione che lo stesso regista l'abbia trascurato volontariamente; non volendo alterare il susseguirsi delle azioni e l'idea di Hannibal che nel tempo tutti ci siamo costruiti, fino al non alterare le azioni più appassionanti, per un'ambulanza che dovrebbe salvare la vita a Bloom e che non sopraggiunge mai o per l' FBI, che l'unico compito che è riuscito a svolgere, è stato togliere il distintivo al povero Jack.
Mi pare il tutto come una poesia.. Per esprimere quel concetto alla perfezione, a volte, devi sacrificare una rima, questo è...Mizumono.



"La prospettiva della morte ci spinge a raggiungere la grandezza" - Hannibal Lecter

















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