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martedì 14 aprile 2015

Hannibal vs Dexter : Interpretation actor




Hannibal and Dexter are two characters who base their existence on camouflage and concealment of instincts which are their primary impulse.
Mikkelsen, compared to disruptive Hopkins, Dr. Lecter gives a calmness almost mystical; its elegant movements and changes of expression can create a real subtext in which a simple smile can change the perspective of the sense of every speech just given, opening up new metaphorical greatly enrich the narrative. Hannibal, despite the title of the series pass as protagonist, draws its strength from the presence of a double dramatic relief as the character of Will Graham; this leads Mikkelsen to give his interpretation of an imprint Lecter actor.



Dexter instead stands alone in the undisputed protagonist: even the strength of the likes of Trinity or Brian Moser managed to steal the scene entirely. The strength of the interpretation of Michael C. Hall is in alternating expertly two registers interpretation in opposition to each other. As C. Hall has created a portfolio of expression in which the gap between good and evil is creating net, reaching both in front of the property and in the identification of the ultimate evil.


 Both types of interpretation tend to amplify the characteristics of the series which includes becoming essential elements; therefore, even in the face of the skill of the individual actors, we can not conclude that this comparison with a draw.

mercoledì 25 febbraio 2015

Aspettando la terza stagione - Hannibal


Giusto un paio di considerazioni, commentando il trailer. Si presenta così, il primo filmato della terza stagione, non è del tutto chiaro quanto tempo è passato da quando abbiamo vissuto gli eventi scioccanti della Stagione 2 - che ha abbandonato il destino di quattro personaggi nelle mani della terza stagione, tra cui Will Graham e Jack Crawford,  ma sembra che Will (Hugh Dancy) abbia recuperato dalle  ferite inferte da Hannibal e sia sulle sue tracce in Europa.











Vi è mai stato un momento più agghiacciante del "Io ti perdono"? Naturalmente, Will Graham pronuncia nel trailer queste parole, cosa dobbiamo aspettarci? Un riavvicinamento dei due protagonisti o un duello a colpi d'astuzia come nella seconda stagione?
Come può NBC aspettare fino all'estate per la Stagione 3?
Chi pensi sia sopravissuto? Chi è morto? 
E che cosa si pensa di fare per sopravvivere nei prossimi mesi senza Hannibal?












lunedì 23 febbraio 2015

5 novità sulla terza stagione di Hannibal



- All'inizio della terza stagione ritroveremo Hannibal in compagnia dell'attrice Gillian Anderson, che non si vedeva in tv dai tempi di X-files, in Europa.
Proprio per questo il ritornello culinario della stagione 3 sarà la cucina italiana; nella prima era stata quella francese, nella seconda giapponese.











- Nonostante il brutto colpo ricevuto nell’episodio 7 della serie, Esparza/Chilton si conquista un ruolo-chiave nel seguito di Hannibal, molto più dark, tormentato e drammatico. Come ha fatto a sopravvivere è tutto un mistero, e temo lo rimarrà.














- Il terzo episodio introdurrà Lady Murasaki, zia giapponese di Hannibal e il suo amore segreto in "Hannibal Rising" e successivamente apparirà anche il serial killer Francis Dolarhyde, dato che da metà serie l'intreccio coinvolgerà anche il romanzo Red Dragon.

- La stagione 3 include, sin dalle prime immagini, nuovi personaggi presi di peso dai romanzi di Thomas Harris, personaggi che non sono apparsi neppure nei film.
Bel colpo!


- Capiremo la vita di Will Graham come si evolverà e che piega gli verrà riservata.
 Il personaggio di Eddie Izzard (Dr. Abel Gideon) pare definitivamente morto (almeno lui) anche se Fuller lo farà tornare a colpi di flashback come è stato per Jacob Hobbs, stessa sorte toccherà ad Abigail Hobbs.















The price of the masterpiece is the distortion of reality.

About Hannibal                                                                                             English version.

What to look for, as spectators, in the closure of a show? Bryan Fuller had announced, it was to be a final, but it will not be; convinced that it will open a "new" series after this season, nothing will be as before.





The moment so long awaited, the struggle between Hannibal and Jack, announced earlier in the season...has arrived.
Hannibal is revealed to our characters. Without emphasis or the classic cliché ("I am the Ripper from..."), but as it looked like the figure of Hannibal, through physical confrontation.
It always seeks the perfect ending, satisfaction without smudging.

Mizumono is the classic episode that elicits mixed reactions of discontent and enthusiasm.
Burrs, times too dilated and there are inconsistencies, with a final accomplished, but with so many question marks.
I lived the 'experience of a final so intense to overlook for a moment the real, and it is precisely what distinguishes Hannibal from many other series. The focal point of this latest installment.
There are inconsistencies in this last episode, it is undeniable, gave me the impression that the director himself has neglected voluntarily; not wanting to change the sequence of actions and 'Hannibal idea that in time all we have built, to not alter the actions most exciting, for an ambulance that would save the lives of Bloom and that there never comes or for the' FBI, that the only task that has managed to do, was to remove the badge poor Jack.

I think the whole thing as a poem, to express that concept to perfection, sometimes you have to sacrifice a rhyme, this is...Mizumono.




"The prospect of death drives us to achieve greatness" - Hannibal Lecter





sabato 21 febbraio 2015

Il prezzo del capolavoro è il distorcimento della realtà

About Hannibal - Mizumono


Cosa cercate, da spettatori, nella chiusura di uno show? Bryan Fuller l'aveva preannunciato, doveva essere un finale vero e proprio ma non lo sarà, convinti che comunque si aprirà una "nuova" serie dopo questa stagione, nulla sarà più come prima.





Il momento cosi tanto atteso della lotta fra Hannibal e Jack, preannunciato ad inizio stagione...è arrivato.
Hannibal si rivela ai nostri personaggi, anche a coloro che fino all'ultimo sono stati ciechi. Senza enfasi o il classico clichè ("sono io lo Squartatore di..."), ma così come doveva apparire la figura di Hannibal, tramite lo scontro fisico.
Si cerca sempre il finale perfetto, la soddisfazione senza sbavature.
Mizumono è il classico episodio che suscita contrastanti reazioni di scontento ed entusiasmo.
Le sbavature, i tempi troppo dilatati e le incongruenze ci sono, con un finale compiuto ma con tanti punti interrogativi.
Ho vissuto l'esperienza di un finale così intenso da trascurare per un momento il reale, ed è proprio ciò che distingue Hannibal da molte altre serie. Il punto focale di questa ultima puntata.
Ci sono incoerenze in questo ultimo episodio, è innegabile, mi ha dato l'impressione che lo stesso regista l'abbia trascurato volontariamente; non volendo alterare il susseguirsi delle azioni e l'idea di Hannibal che nel tempo tutti ci siamo costruiti, fino al non alterare le azioni più appassionanti, per un'ambulanza che dovrebbe salvare la vita a Bloom e che non sopraggiunge mai o per l' FBI, che l'unico compito che è riuscito a svolgere, è stato togliere il distintivo al povero Jack.
Mi pare il tutto come una poesia.. Per esprimere quel concetto alla perfezione, a volte, devi sacrificare una rima, questo è...Mizumono.



"La prospettiva della morte ci spinge a raggiungere la grandezza" - Hannibal Lecter

















venerdì 13 febbraio 2015

Hannibal stagione 1 - Il gioco vale la candela?

Hannibal Lecter: un nome e una leggenda, un personaggio che può ancora dare alla storia della cinematografia?

A seguito del mio scetticismo, ecco Hannibal - la serie. Tratta di uno dei personaggi che più ho apprezzato nei libri di Thomas Harris e dai film, merito anche di Anthony Hopkins (nel 1992 grazie all'interpretazione di Hannibal, vinse l'Oscar come migliore attore nel "Il silenzio degli innocenti".)  Ma allora...vale la pena andare a toccare uno dei cult della cinematografia mondiale? Il mio è soprattutto scetticismo nel voler rappresentare nuovamente al grande pubblico, una figura complessa come quella di Hannibal. Con grande sorpresa, Bryan Fuller ha raggiunto tale intento a pieni voti. Ma una cosa per volta.



Will Graham  

L'attore noto per l'interpretazione di Hugh Dancy è un professore ed esperto profile in grado, tramite un elevato senso di empatia, di immedesimarsi nei killer seriali, tanto da avere crisi d'identità e distorsioni della realtà.












Hannibal

Mads Mikkelses, attore che riesce ad immedesimarsi alla perfezione della figura di Hannibal, 
dimostra tutte le sue caratteristiche da sociopatico e da abile stratega
(solo per vederlo cenare valgono i 40 minuti di puntata).

Hannibal assieme ad uno dei suoi prelibati piatti



                                                                                    

                                     

                                                                                                                      Personaggi "secondari"

I personaggi di Alana, psicologa e cara amica di Hannibal, e Jack, poliziotto dell'FBI cui è responsabile delle sorti del nostro Will, non sono meno centrali nell’episodio. Nonostante siano dalla parte dei “buoni”, entrambi hanno la propria responsabilità nella sconfitta di Will. Se Alana ha la colpa  di aver invitato Hannibal all'interno del gioco, Jack ha portato costantemente Will sull'orlo di una crisi mentale e psicologica, costantemente forzandolo a partecipare in maniera attiva e consapevole sulle 
scene del crimine.                                                                                   



Rapporto Will - Alana

Non poteva mancare, anche se ridotto a minimi termini, il sentimento d'amore che in questo caso Will sente per la sua amica psicologa Alana Bloom. Ricambiato? Ebbene si, l'evoluzione del personaggio della donna sarà molto importante per le scelte e il futuro di Will in quanto ricambia i forti sentimenti, ma è consapevole dell'elevato rischio a cui andrebbe incontro trascorrendo più tempo con Will Graham.
Ovviamente, per il momento. Sicuro del fatto che l'argomento lo riapriremo, magari in situazioni di migliore stabilità mentale per il profiler.





                                                                                                       La manipolazione mentale di Hannibal

Si nota fin dalle prime battute della stagione, che Hannibal è superiore su ogni aspetto a confronto degli personaggi della serie. L'unico che davvero riesce a dargli filo da torcere è Will, ma che il più delle volte è concentrato a "combattere" contro se stesso, contro quei sogni e quelle allucinazioni che lo renderanno una delle vittime del maestro nell 'arte della manipolazione come Hannibal.


                                                                                             





Is the game worth the candle?

Dopo aver terminato la prima stagione di Hannibal la definirei come la rappresentazione perfetta della realtà patologica. Il male ha una sua logica, il male viene giustificato dalla patologia e dalla psicologia dei personaggi. Una tecnica fantastica che va ben oltre il protagonista a cui il telespettatore si affeziona come killer psicopatico. Questo telefilm annulla la polarizzazione male-bene, va ben aldilà del significato storico e morale e scava nella psicologia come pochi telefilm.


 La vera protagonista di questi 13 episodi è proprio lei, la psicologia che fa da padrona della scena per ogni puntata, risuona in ogni conversazione e insegna molto a coloro che di psicologia ne conoscono solamente i tratti maggiormente conosciuti. Vale la pena addentrarsi nel mondo di Hannibal, la curiosità che ti suscita non è ossessiva ma è presente in ogni puntata. Nulla sembra voler essere esagerato od enfatizzato. Riescono a renderlo realistico grazie alle semplicità delle scene e non dalla ricerca ossessiva di colpi di scena (nonostante la presenza costante). 


Ma  ci sono punti deboli in questa prima stagione?
Adoro la realisticità a tutto tondo dei personaggi, delle scene, della storia, del susseguirsi di eventi e in alcune circostanze trovo che certi aspetti non siano poi, del tutto credibili con la realtà. 




- Quanti killer seriali vengono scoperti in così poco tempo?

Poco realistico, nonostante la bravura del nostro profiler, la facilità con cui nei diversi episodi i killer vengono scoperti ed arrestati od uccisi. Il telefilm ci vuole insegnare come la figura dello psicopatico sia una delle figure più complesse ed affascinanti tramite Hannibal; non solo attraverso se stesso ma anche, essendo esperto di psicologia, tramite i suoi insegnamenti. Mi soffermo a pensare se l'unico psicopatico della serie abile a non farsi scovare e a nascondere le proprie tracce sia proprio il nostro protagonista. 


- Quantità di serial killer?

Mi lascia perplesso l'elevato numero, nonostante ci siano zone dove si accentrano numeri più elevati di psicopatici; qui si rasenta davvero la follia. 


Ma non mi sto ricredendo mentre scrivo.. La capacità del nostro regista Bryan Fuller di rendere realistica e veritiera la figura di Hannibal è strepitosa e si avvicina alla perfezione. Il modo in cui è stata costruita, costringendo lo spettatore a concepire la mentalità da sociopatico dell'uomo senza mai, o quasi, scoprirlo nel momento della verità; Hannibal appare come il distinto pschiatra e non come Hannibal l'omicida in quasi tutta la serie, una tecnica molto innovativa.



Il dualismo fra Will e Hannibal è uno dei più belli di sempre (da che parte si porrà il telespettatore ora che i 2 personaggi cominciano a contrapporsi in maniera cosi drastica?), la scenografia e le scene macabre fanno da contorno ad un telefilm che merita l'attenzione dei più, nonostante qualche mancanza sul realismo, cosa comunque difficile da evitare. 

«Hello, Will».
«Hello, Dr. Lecter». 

Alla prossima puntata.




"Nessuno può completamente conoscere un'altra persona, a meno che non la ami. Con quell'amore riusciamo a vedere il potenziale nei nostri amati. Attraverso quell'amore, facciamo in modo che riescano a vedere il loro potenziale.
Esprimendo quell'amore ... il potenziale dei nostri amati, diventa reale." - Hannibal Lecter



Curiosità:

Questa prima stagione si fonda sulla backstory di Will Graham in Red Dragon, e il suo eccessivo coinvolgimento nelle indagini del “Minnesota Shrike” che lo hanno portato al carcere psichiatrico.