Cosa cercate, da spettatori, nella chiusura di uno show? Bryan Fuller l'aveva preannunciato, doveva essere un finale vero e proprio ma non lo sarà, convinti che comunque si aprirà una "nuova" serie dopo questa stagione, nulla sarà più come prima.
Il momento cosi tanto atteso della lotta fra Hannibal e Jack, preannunciato ad inizio stagione...è arrivato.
Hannibal si rivela ai nostri personaggi, anche a coloro che fino all'ultimo sono stati ciechi. Senza enfasi o il classico clichè ("sono io lo Squartatore di..."), ma così come doveva apparire la figura di Hannibal, tramite lo scontro fisico.

Mizumono è il classico episodio che suscita contrastanti reazioni di scontento ed entusiasmo.
Le sbavature, i tempi troppo dilatati e le incongruenze ci sono, con un finale compiuto ma con tanti punti interrogativi.
Ho vissuto l'esperienza di un finale così intenso da trascurare per un momento il reale, ed è proprio ciò che distingue Hannibal da molte altre serie. Il punto focale di questa ultima puntata.
Ci sono incoerenze in questo ultimo episodio, è innegabile, mi ha dato l'impressione che lo stesso regista l'abbia trascurato volontariamente; non volendo alterare il susseguirsi delle azioni e l'idea di Hannibal che nel tempo tutti ci siamo costruiti, fino al non alterare le azioni più appassionanti, per un'ambulanza che dovrebbe salvare la vita a Bloom e che non sopraggiunge mai o per l' FBI, che l'unico compito che è riuscito a svolgere, è stato togliere il distintivo al povero Jack.
Mi pare il tutto come una poesia.. Per esprimere quel concetto alla perfezione, a volte, devi sacrificare una rima, questo è...Mizumono.
"La prospettiva della morte ci spinge a raggiungere la grandezza" - Hannibal Lecter
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